Statuto e regolamenti ASCID
Statuto sociale
Approvato dall'Assemblea Straordinaria dei Soci ASCID del 14 dicembre 2023
Articolo 1 - Natura, denominazione, sede
- L'Associazione, fondata a Milano il 22 aprile 1972 e costituita a Rimini il 7 luglio 2000, con deliberazione dell'Assemblea straordinaria dei Soci del 14 dicembre 2023, modifica ed integra il proprio Statuto allo scopo di adeguarlo alle norme vigenti recanti disposizioni in materia di enti sportivi.
- L'Associazione è del tipo: Associazione Sportiva Dilettantistica, non riconosciuta, senza fini di lucro, a carattere autonomo, libero, apolitico e aconfessionale; si conforma alle norme e alle direttive degli organismi dell’ordinamento sportivo, con particolare riferimento alle disposizioni del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e del Comitato Italiano Paralimpico (CIP), agli Statuti ed ai Regolamenti delle Federazioni sportive o enti di promozione sportiva a cui è affiliata, nonché alle norme degli Organismi Internazionali di riferimento.
- L'Associazione è denominata: "Associazione Sportiva Dilettantistica Scacchisti Ciechi e Ipovedenti Italiani" (in breve "ASCID"). L'Associazione ha nella propria denominazione la qualifica di Associazione Sportiva Dilettantistica (acronimo ASD), che ne costituisce peculiare segno distintivo ed a tale scopo viene inserita in ogni comunicazione e manifestazione esterna della medesima.
- L’Associazione ha sede legale in Via Giovanni Bellezza, 16 - 20136 Milano (MI) ed a mezzo di specifica delibera del Consiglio Direttivo può istituire sedi operative diverse. Il trasferimento della sede legale potrà essere deliberato dall'Assemblea ordinaria dei Soci su indicazione del Consiglio Direttivo, senza che questo costituisca modifica del presente Statuto, ma solo l’obbligo di comunicazione agli uffici competenti. L’Associazione potrà comunque esplicare la propria attività sull’intero territorio nazionale ed anche all’estero.
Articolo 2 - Organi, esercizio sociale, durata
- Gli Organi dell'Associazione sono l'Assemblea dei Soci e il Consiglio Direttivo.
- Gli esercizi sociali dell’Associazione si aprono il primo gennaio e si chiudono il trentun dicembre di ciascun anno.
- L'Associazione ha durata illimitata e potrà essere sciolta soltanto con delibera dell'Assemblea dei Soci convocata in seduta straordinaria.
Articolo 3 - Oggetto sociale
- L'Associazione opera per fini sportivi, ricreativi e culturali, per l’organizzazione e l’esercizio di attività sportive dilettantistiche, con l'esclusivo scopo di soddisfare gli interessi collettivi, e non discrimina in base al genere, alla religione, all'etnia e alle condizioni socio-economiche.
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L'Associazione si propone quale finalità principale:
- la promozione, la diffusione, la tutela e lo sviluppo del gioco degli scacchi tra persone con disabilità visiva, compresa l’attività didattica per l’avvio, l’aggiornamento e il perfezionamento in tale disciplina;
- l'integrazione dei giocatori ciechi e ipovedenti nelle strutture scacchistiche esistenti;
- l'attivazione e il mantenimento di relazioni con organizzazioni nazionali e internazionali, che promuovono l'inclusione delle persone con disabilità, attraverso l'attività sportiva in generale e quella scacchistica in particolare.
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L'Associazione potrà svolgere attività accessorie che si considerano integrative e funzionali allo sviluppo dell’attività istituzionale, quali:
- promuovere, diffondere e praticare attività culturali, ricreative e di turismo sociale, al fine di favorire il rapporto tra Soci;
- reperire ambienti, anche tramite convenzioni con enti pubblici o privati, per lo svolgimento dell’attività istituzionale;
- svolgere ogni altra attività accessoria purché non incompatibile con la sua natura di associazione sportiva dilettantistica e realizzata nei limiti consentiti dalla legge.
Articolo 4 - Patrimonio dell'Associazione
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Il patrimonio sociale è indivisibile ed è costituito da:
- quote associative;
- donazioni, eredità, legati e lasciti testamentari;
- erogazioni liberali da parte di persone fisiche, società, enti pubblici e privati;
- entrate derivanti da attività connesse agli scopi istituzionali;
- entrate derivanti da raccolte pubbliche di fondi e altre attività occasionali e saltuarie;
- entrate derivanti dall’organizzazione di gare o manifestazioni di carattere sportivo;
- beni mobili e immobili di proprietà dell’Associazione;
- ogni altra entrata che contribuisca al reperimento dei fondi necessari al raggiungimento degli scopi istituzionali, nel rispetto dei limiti e delle condizioni imposte dalla normativa vigente.
- Le quote sociali non sono restituibili in caso di perdita, per qualsiasi motivo, della qualifica di Socio; non sono né trasmissibili né rivalutabili.
- Entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale, ovvero nel maggior termine di sei mesi in caso di motivate necessità, il Consiglio Direttivo sottopone all’Assemblea per l’approvazione il rendiconto economico-finanziario. Dal rendiconto deve risultare, in modo chiaro, veritiero e corretto, la situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’Associazione.
- Gli utili o avanzi di gestione devono essere impiegati per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse. È vietato distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione comunque denominati, nonché fondi, riserve, o beni che costituiscono il patrimonio dell'Associazione durante la vita dell’Associazione stessa, a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge.
- In caso di scioglimento, l’Assemblea straordinaria delibera sulla destinazione del patrimonio residuo (se presente), dedotte le passività (debiti residui ed obbligazioni varie in capo all’Associazione), per uno o più fini sportivi e/o ad altra associazione con finalità sportive analoghe a questa.
Articolo 5 - Acquisizione e costanza della qualifica di Socio
- Possono essere Soci dell’Associazione tutti i cittadini italiani e stranieri che ne facciano richiesta scritta, che siano accettati dal Consiglio Direttivo, che versino la quota associativa e che dichiarino nella domanda scritta di ammissione di accettare senza riserva il presente Statuto, di condividerne le finalità e voler partecipare alla vita associativa.
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Per l'iscrizione di minorenni la domanda deve essere sottoscritta da chi ne esercita la responsabilità genitoriale o la tutela.
Chi sottoscrive la domanda:
- rappresenterà il minore a tutti gli effetti nei confronti dell'Associazione e risponderà verso la stessa per tutte le obbligazioni dell'associato minorenne;
- eserciterà per conto del Socio minore, il diritto di voto assembleare anche in ordine all’approvazione e modifica delle norme dello Statuto e dei regolamenti interni, di godere dell’elettorato attivo e passivo per le elezioni del Consiglio Direttivo, di sottoscrizione di proposte e richieste, nonché di recedere dall’associazione in qualsiasi momento.
- Il numero degli iscritti all’Associazione è illimitato.
- L’iscrizione all’Associazione deve essere rinnovata annualmente versando la quota associativa entro il termine stabilito.
Articolo 6 - Diritti e doveri dei Soci
- L'Associazione si ispira a principi di democraticità; fra gli aderenti all’Associazione esiste parità di diritti e di doveri; la disciplina del rapporto associativo e le modalità associative volte a garantire l’effettività del rapporto medesimo sono uniformi per tutti gli associati.
- È esclusa espressamente ogni limitazione in funzione della temporaneità della partecipazione alla vita associativa.
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La qualifica di Socio da diritto a:
- partecipare a tutte le attività promosse dall’Associazione e usufruire di tutti i servizi posti a disposizione dei Soci;
- conoscere i programmi con i quali l’associazione intende attuare gli scopi sociali;
- sottoscrivere richieste, nonché proposte di progetti e iniziative da sottoporre al Consiglio Direttivo;
- partecipare alla vita associativa esprimendo il proprio voto, anche in ordine all’approvazione e modifica delle norme dello Statuto e dei regolamenti interni;
- godere dell’elettorato attivo e passivo per le elezioni del Consiglio Direttivo;
- impugnare i provvedimenti disciplinari deliberati dal Consiglio Direttivo nei propri confronti, ricorrendo all'Assemblea mediante richiesta scritta, anche a mezzo e-mail, da inviare in segreteria entro 15 giorni dall'irrogazione della sanzione.
- recedere dall’associazione, in qualsiasi momento, previa comunicazione scritta al Consiglio Direttivo.
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Tutti gli associati sono tenuti:
- ad accettare e rispettare il presente Statuto, le norme regolamentari interne, le delibere degli Organi Sociali, gli statuti e le norme stabilite dalle Federazioni a cui l'Associazione è affiliata, nonché le norme e le direttive del CONI e del CIP;
- al pagamento della quota associativa;
- a utilizzare correttamente e responsabilmente gli ambienti ed equipaggiamenti messi a disposizione, impegnandosi alla conservazione e al buon uso degli stessi, nonché, in qualsiasi momento, su richiesta del Consiglio Direttivo, a restituire tempestivamente eventuale beni mobili appartenenti all'associazione di cui ha la custodia a qualsiasi titolo.
Articolo 7 - Perdita della qualifica di Socio
La qualifica di associato viene meno per i seguenti motivi:
- Per decesso: la qualifica di associato cessa con effetto immediato.
- Per dimissione volontaria comunicata per iscritto al Consiglio Direttivo: la qualifica di associato cessa a partire dall'inizio dell'anno sociale successivo.
- Per il mancato versamento della quota sociale entro il termine stabilito: il Consiglio Direttivo notifica per iscritto al Socio l'irregolarità sollecitando il versamento; trascorsi 15 giorni dalla notifica, in mancanza di tale adempimento senza giustificato motivo, delibera la cessazione con effetto immediato della sua qualifica di associato.
- Per esclusione: l'esclusione dell'associato avviene in caso di gravi o reiterate inadempienze agli obblighi prescritti per gli associati dal presente Statuto, nonché al verificarsi di comportamenti contrari agli interessi dell’Associazione, ovvero lesivi dell'immagine dell'Associazione o degli altri associati; Il Consiglio Direttivo delibera l'esclusione e, mediante lettera raccomandata, notifica il provvedimento al Socio interessato.
Articolo 8 - L'Assemblea dei Soci
- L’Assemblea dei Soci è l’organo sovrano dell’Associazione; è composta da tutti i Soci per i quali sussiste tale qualifica al momento della convocazione e può essere ordinaria o straordinaria.
- L’Assemblea è convocata dal Consiglio Direttivo almeno una volta l’anno per l’approvazione del rendiconto finanziario e della Relazione annuale; è comunque convocata, ogni volta che il Consiglio Direttivo lo ritenga opportuno, ovvero quando venga fatta richiesta da almeno un terzo dei Soci.
- L’avviso di convocazione deve essere inviato a tutti i Soci, a cura del Consiglio Direttivo, mediante posta elettronica e altri strumenti idonei a garantirne la massima diffusione; deve contenere il luogo, la data e l'ora, della prima e della seconda convocazione, la modalità di svolgimento, l’ordine del giorno e copia dei documenti sottoposti a votazione; tra la prima e la seconda convocazione deve intercorrere almeno un’ora.
- La redazione dell'ordine del giorno dell'Assemblea avviene a cura del Consiglio Direttivo che, ha comunque l'obbligo di inserirvi gli argomenti richiesti da almeno un terzo dei Soci, nonché la discussione dei ricorsi contro i provvedimenti disciplinari.
- Qualora la convocazione dell'Assemblea sia stata richiesta dai Soci, la data della riunione deve essere fissata entro trenta giorni dal ricevimento della richiesta, fatto salvo il caso previsto dal successivo comma 6 del presente articolo.
- Qualora sia previsto il voto per corrispondenza, l'avviso di convocazione deve essere inviato almeno sessanta giorni prima della data della riunione ed entro tale termine, la Segreteria deve inviare il materiale elettorale a tutti i Soci; in tutti gli altri casi, l'avviso deve essere inviato almeno quindici giorni prima della data della riunione.
- L’Assemblea dei Soci è presieduta da un Presidente nominato dall’Assemblea stessa a maggioranza semplice, il quale nomina a sua volta un Segretario verbalizzante.
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L’Assemblea può svolgersi anche con intervenuti dislocati in più luoghi, contigui o distanti, audio/video collegati, a condizione che siano rispettati il metodo collegiale, i principi di buona fede e di parità di trattamento dei Soci. In particolare, è necessario che:
- vengano indicate le modalità di collegamento non più tardi di un giorno prima della data stabilita per la riunione;
- sia consentito al Presidente dell’Assemblea di accertare l’identità e la legittimazione degli intervenuti, regolare lo svolgimento dell’adunanza, constatare e proclamare i risultati della votazione;
- sia consentito al soggetto verbalizzante di percepire adeguatamente gli eventi assembleari oggetto di verbalizzazione;
- sia consentito agli intervenuti di partecipare alla discussione e alla votazione simultanea sugli argomenti all’ordine del giorno.
- Tutte le delibere assembleari devono essere debitamente riportate nel verbale dell'adunanza firmato dal Presidente e dal Segretario dell'Assemblea; il verbale deve essere messo a disposizione di tutti gli associati mediante strumenti idonei a garantirne la massima diffusione.
Articolo 9 - Il voto assembleare
- Le votazioni in Assemblea avvengono, di regola, a scrutinio palese; sono effettuate a scrutinio segreto le votazioni riguardanti persone.
- A ciascun Socio spetta un solo voto. È ammesso l’intervento per delega da conferirsi per iscritto esclusivamente ad altro Socio. Ogni Socio non può avere più di una delega.
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Per le votazioni a scrutinio segreto si può ricorrere anche:
- al voto elettronico online, utilizzando strutture di software certificati che garantiscano i principi fondamentali del voto e la protezione e sicurezza dei dati;
- al voto per corrispondenza; affinché il voto sia considerato valido dovrà essere spedito almeno 30 giorni prima della data di convocazione dell'Assemblea.
Articolo 10 - L'Assemblea ordinaria
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All’Assemblea ordinaria spettano i seguenti compiti:
- eleggere il Consiglio Direttivo;
- stabilire il numero dei Componenti del Consiglio Direttivo per i futuri rinnovi di tale Organo;
- revocare il Consiglio Direttivo (tutto o in parte);
- dirimere in ultima istanza le eventuali controversie tra i Soci, nonché tra quest'ultimi e il Consiglio Direttivo;
- confermare, ridimensionare o revocare i provvedimenti disciplinari deliberati dal Consiglio Direttivo e impugnati dai destinatari ai sensi dell'Articolo 6 comma 3 lettera f;
- approvare il Rendiconto Economico Finanziario e la relazione annuale;
- approvare l'adozione e la modifica dei regolamenti interni;
- deliberare su ogni altro argomento di carattere ordinario posto all’ordine del giorno.
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L’Assemblea ordinaria è validamente costituita:
- per deliberare sulla modifica del numero dei Componenti il Consiglio Direttivo o per la loro revoca: In prima convocazione con la presenza di almeno due terzi dei Soci, in seconda convocazione con la presenza di più della metà dei Soci;
- in tutti gli altri casi: in prima convocazione con la presenza di più della metà dei Soci, in seconda convocazione qualunque sia il numero dei Soci presenti.
-
L’Assemblea ordinaria delibera validamente sia in prima che in seconda convocazione:
- sulla modifica del numero dei Componenti il Consiglio Direttivo o per la loro revoca, con un numero di voti favorevoli superiore alla metà dei presenti e comunque non inferiore a due quinti dei Soci;
- Su tutte le altre questioni poste all’ordine del giorno, con il voto favorevole di più della metà dei presenti.
Articolo 11 - L'Assemblea straordinaria
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All’Assemblea straordinaria spettano i seguenti compiti:
- deliberare sulle proposte di modifica dello Statuto;
- deliberare sulla trasformazione, fusione e scioglimento dell’Associazione;
- deliberare su ogni altro argomento di carattere straordinario posto all’ordine del giorno.
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l'Assemblea straordinaria è validamente costituita
- per lo scioglimento dell’Associazione e la devoluzione del patrimonio, sia in prima che in seconda convocazione, con la presenza di almeno quattro quinti dei Soci;
- per modificare lo Statuto, sia in prima che in seconda convocazione, con la presenza di almeno tre quarti dei Soci;
- per i casi diversi da quelli specificati nei precedenti lettere a e b del presente comma, in prima convocazione con la presenza di almeno due terzi dei Soci, in seconda convocazione con la presenza di più della metà dei Soci.
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l'Assemblea straordinaria delibera validamente
- per lo scioglimento dell’Associazione e la devoluzione del patrimonio, con il voto favorevole di almeno tre quarti dei Soci;
- per modificare lo Statuto, con il voto favorevole di almeno due terzi dei Soci;
- per tutti i casi diversi dalle precedenti lettere a e b del presente comma, con il voto favorevole di più della metà dei presenti.
Articolo 12 - Il Consiglio Direttivo
- L’Associazione è amministrata dal Consiglio Direttivo composto da un numero di Consiglieri non inferiore a cinque, eletti dall’Assemblea.
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Al Consiglio Direttivo sono conferiti i più ampi e illimitati poteri per l’amministrazione ordinaria e straordinaria dell’Associazione, ad eccezione di quanto espressamente riservato all’Assemblea degli associati dalla legge o dal presente Statuto. Inoltre, spetta al Consiglio Direttivo:
- eleggere le cariche sociali (Presidente, Vicepresidente, Tesoriere, Segretario);
- convocare l'Assemblea dei Soci, sia in seduta ordinaria che straordinaria;
- attuare le delibere dell'Assemblea dei Soci;
- redigere il rendiconto economico-finanziario e la relazione annuale;
- fissare l’ammontare annuo della quota associativa ed i relativi termini di pagamento;
- accogliere o respingere le domande di iscrizione all'Associazione;
- deliberare provvedimenti disciplinari quali l'ammonizione, la diffida e l'esclusione.
- Il Consiglio Direttivo è composto: dal Presidente; dal Vicepresidente; dal Tesoriere; dal Segretario; da uno o più Consiglieri, purché in numero dispari, secondo quanto sarà deliberato di volta in volta dall’Assemblea.
- Il Consiglio Direttivo resta in carica quattro anni, coincidenti con il Quadriennio Olimpico ed i suoi componenti possono essere rieletti.
- In caso di cessazione di uno o più componenti il Consiglio Direttivo, vengono convocati ad integrare l'Organo i Soci votati e non eletti nelle ultime elezioni, in ordine decrescente di voti ricevuti; in caso di parità di voti tra Soci in numero maggiore rispetto ai posti da assegnare, si procede con le modalità previste dal comma 10 dell'Articolo 13.
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Il Consiglio Direttivo decade per:
- dimissioni presentate in un arco temporale inferiore a 30 giorni, della maggioranza dei componenti il Consiglio;
- impossibilità di surroga dei suoi componenti vacanti;
- mancata approvazione da parte dell’Assemblea del Rendiconto economico finanziario o della relazione annuale;
- revoca deliberata dall'Assemblea dei Soci.
- Il Consiglio decaduto rimane in carica per i soli atti di ordinaria amministrazione, nonché per gli atti urgenti ed indifferibili, con specifica indicazione dei motivi di urgenza ed indifferibilità, sino all'elezione del nuovo Consiglio che deve avvenire entro 90 giorni.
- È fatto divieto ai componenti il Consiglio Direttivo di ricoprire cariche sociali in altre società o associazioni sportive dilettantistiche nell’ambito delle Federazioni a cui l'Associazione è affiliata.
- La carica di componente il Consiglio Direttivo è gratuita, fatto salvo il rimborso delle spese sostenute in conseguenza della carica ricoperta.
Articolo 13 - Elezioni dei componenti il Consiglio Direttivo
- Sono eleggibili alla carica di componente il Consiglio Direttivo tutti i Soci tranne coloro che hanno in corso provvedimenti disciplinari da parte delle Federazioni a cui l'Associazione è affiliata o che ricoprono cariche sociali in altre società o associazioni sportive dilettantistiche nell’ambito delle medesime federazioni.
- I Soci si possono candidare singolarmente o aggregandosi in liste composte da un numero di candidati pari al numero delle cariche da ricoprire.
- Le candidature devono essere presentate per iscritto in segreteria: qualora sia previsto il voto per corrispondenza, almeno quarantacinque giorni prima della data fissata per lo spoglio; in tutti gli altri casi, almeno quindici giorni prima. Una volta ricevute le candidature, la segreteria deve tempestivamente renderle note a tutti i Soci mediante posta elettronica e altri strumenti idonei a garantirne la massima diffusione.
- La mancata presentazione della candidatura non compromette l'eleggibilità alla carica di componente il Consiglio Direttivo.
- Le votazioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo avvengono a scrutinio segreto.
- Lo spoglio delle schede elettorali avviene in Assemblea a cura di una Commissione Scrutinatrice, istituita prima delle operazioni di spoglio e composta da cinque membri: il Presidente dell'Assemblea che la presiede, due membri non vedenti e due membri vedenti.
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La commissione scrutinatrice redige un rapporto che deve contenere:
- la lista dei Soci votanti;
- il numero delle schede valide;
- il numero delle schede bianche;
- il numero delle schede nulle;
- la lista dei Soci votati e le rispettive preferenze ottenute.
- Il rapporto della commissione scrutinatrice, sottoscritto da tutti i suoi componenti, viene allegato al verbale dell'Assemblea; le schede scrutinate devono essere conservate per novanta giorni.
- A votazione dichiarata conclusa risultano eletti i Soci che ottengono il numero maggiore di voti.
- In caso di parità di voti tra Soci in numero maggiore rispetto ai posti da assegnare, prevale il Socio del genere meno rappresentato nell'Organo; in caso di ulteriore parità, prevale il Socio con maggiore anzianità associativa e, in subordine, il più giovane di età.
Articolo 14 - Il Presidente dell'Associazione
- Il Presidente è eletto a maggioranza semplice dei voti, da e tra i membri del Consiglio Direttivo.
- Il Presidente ha la firma e la rappresentanza sociale e legale dell’Associazione nei confronti dei terzi e in giudizio; è garante del rispetto dello Statuto e delle delibere consiliari ed assembleari;
- In caso di necessità il Presidente può adottare provvedimenti urgenti, informando tempestivamente i membri del Consiglio Direttivo che delibera sulla ratifica degli stessi nella prima seduta utile.
- In caso di cessazione del Presidente, per qualsiasi causa, si procede alla riassegnazione della carica con le modalità previste dal comma 1 del presente articolo.
Articolo 15 - Il Vicepresidente dell'Associazione
- Il Vicepresidente è eletto a maggioranza semplice dei voti, da e tra i membri del Consiglio Direttivo.
- In caso di assenza, impedimento o di cessazione del Presidente, lo sostituisce in tutti gli atti di sua competenza.
- Nel caso il Vicepresidente fosse temporaneamente impedito ad espletare le proprie funzioni, viene sostituito dal componente il Consiglio Direttivo con maggior anzianità associativa; qualora l'impedimento divenisse definitivo si procede alla riassegnazione della carica con le modalità previste dal comma 1 del presente articolo.
Articolo 16 - Il Tesoriere dell'Associazione
- Il Tesoriere è eletto a maggioranza semplice dei voti, da e tra i membri del Consiglio Direttivo.
- Si occupa dell'amministrazione patrimoniale dell'Associazione, della tenuta dei documenti contabili e, su mandato del Presidente, provvede ai pagamenti e alle riscossioni.
- Nel caso il Tesoriere fosse temporaneamente impedito ad espletare le proprie funzioni, viene sostituito da un secondo depositante della firma bancaria, individuato tra i componenti il Consiglio Direttivo; qualora l'impedimento divenisse definitivo si procede alla riassegnazione della carica con le modalità previste dal comma 1 del presente articolo.
Articolo 17 - Il Segretario dell'Associazione
- Il Segretario è eletto a maggioranza semplice dei voti, da e tra i membri del Consiglio Direttivo.
- Collabora col Presidente nel dare esecuzione alle disposizioni del Consiglio Direttivo, redige i verbali delle sedute consiliari, conserva i libri sociali e attende alla corrispondenza.
- Nel caso il Segretario fosse temporaneamente impedito ad espletare le proprie funzioni, viene sostituito da un altro componente del Consiglio Direttivo; qualora l'impedimento divenisse definitivo si procede alla riassegnazione della carica con le modalità previste dal comma 1 del presente articolo.
Articolo 18 - La seduta consiliare
- Il Consiglio Direttivo si riunisce almeno due volte all’anno per redigere il rendiconto finanziario nonché per definire gli indirizzi ed il programma di attività per il nuovo esercizio.
- Il Consiglio Direttivo si riunisce su convocazione del Presidente oppure, in sua assenza o impedimento, del Vicepresidente ovvero quando ne faccia richiesta almeno un terzo dei suoi componenti.
- L’avviso di convocazione deve essere inviato, mediante posta elettronica o altro strumento idoneo, a ciascun componente il Consiglio Direttivo almeno tre giorni prima della data fissata per la riunione e dovrà contenere la data, l’ora, il luogo e l’ordine del giorno della riunione stessa.
- Le sedute del Consiglio sono presiedute dal Presidente o dal Vicepresidente; in mancanza, dal membro con maggior anzianità associativa.
- Il Consiglio delibera validamente con la presenza della maggioranza dei suoi componenti in carica e le deliberazioni sono prese a maggioranza dei presenti; in caso di parità, prevale il voto del Presidente.
- Le deliberazioni del Consiglio, per la loro validità, devono essere debitamente riportate nel Verbale della seduta, sottoscritto da chi ha presieduto la riunione e dal verbalizzante; il verbale della seduta deve essere messo a disposizione di tutti gli associati mediante strumenti idonei a garantirne la massima diffusione.
- Il Consiglio Direttivo può estendere la partecipazione, solo con diritto di parola, occasionalmente o in forma continuativa, ad altri Soci e/o esperti esterni all'associazione per la trattazione di argomenti specifici.
Articolo 19 - Controversie in dipendenza dall'esecuzione o interpretazione dello Statuto
Per qualunque controversia che sorgesse in dipendenza dalla esecuzione o interpretazione del presente Statuto e che possa formare oggetto di contenzioso, i Soci si impegnano a non aderire ad altra autorità oltre all’Assemblea dei Soci, compresa quella giudiziaria.
Articolo 20 - Norme di rinvio
Per tutto quanto non è previsto dal presente Statuto si fa rinvio alle norme di legge ed ai principi generali dell’ordinamento giuridico italiano.
MODELLO ORGANIZZATIVO E DI CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA
Approvato dal Consiglio Direttivo ASCID nella Seduta Consiliare di venerdì 28 giugno 2024
Premessa
Diritto fondamentale dei Soci è quello di essere trattati con rispetto e dignità, nonché di essere tutelati da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, prevista dal D.lgs. n. 198/2006, indipendentemente dalla propria etnia, dalle proprie convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva. Il diritto alla salute e al benessere psico-fisico dei Soci costituisce un valore assolutamente prevalente anche rispetto al risultato sportivo. Il presente documento, intende dare attuazione ai principi innanzi indicati al fine di dare effettività alle esigenze di tutela ivi sancite.
Art. 1 – Finalità
- Il presente documento regolamenta e disciplina gli strumenti per la prevenzione e il contrasto di ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere o discriminazione per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale ovvero per le ragioni di cui al D.lgs. n. 198/2006 attuati in danno dei Soci, specie se minori d’età, nell’ambito dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Scacchisti Ciechi e Ipovedenti Italiani, (di seguito per brevità “Associazione”).
- Le norme e le previsioni contenute nel presente regolamento richiamano e sono conformi alle Linee Guida adottate dalla Federazione Scacchistica Italiana "FSI" attualmente in vigore e costituiscono l’insieme delle regole di condotta a cui tutti gli appartenenti all'Associazione sono tenuti ad uniformarsi al fine di:
- promuovere il diritto di tutti i Soci ad essere tutelati da ogni forma di abuso, violenza o discriminazione;
- promuovere una cultura e un ambiente inclusivi che assicurino la dignità e il rispetto dei diritti di tutti i Soci, specie se minori, e garantiscano l’uguaglianza e l’equità, nonché valorizzino le diversità;
- rendere consapevoli i Soci in ordine ai propri diritti, doveri, obblighi e responsabilità;
- individuare e attuare adeguate misure, procedure e politiche di salvaguardia, anche in conformità alle raccomandazioni del SafeguardingOfficer istituito dalla FSI, volte a ridurre i rischi di condotte lesive dei diritti, specie nei confronti di Soci minori;
- provvedere alla gestione tempestiva, efficace e riservata delle segnalazioni di fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e tutela dei segnalanti;
- informare i Soci, anche minori, sulle misure e procedure di prevenzione e contrasto ai fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e, in particolar modo, sulle procedure per la segnalazione degli stessi;
- incentivare la partecipazione dei componenti del sodalizio alle iniziative organizzate dalla FSI nell’ambito delle politiche di safeguarding;
- garantire il coinvolgimento di tutti coloro che partecipano con qualsiasi funzione o titolo all’attività sportiva nell’attuazione delle misure, procedure e politiche di safeguarding dell'Associazione.
Art. 2 – Ambito di applicazione
I soggetti tenuti al rispetto del presente documento sono tutti i Soci dell'Associazione, nonché tutti coloro che, a qualsiasi titolo, intrattengono rapporti con la stessa.
Art. 3 – Norme di condotta
E’ onere dell'Associazione strutturarsi in modo tale da dare attuazione alle finalità indicate all’art. 1, uniformando i propri comportamenti alle norme di condotta di seguito indicate.
- Assicurare un ambiente ispirato a principi di uguaglianza e di tutela della libertà, della dignità e dell’inviolabilità della persona mediante:
- la predisposizione delle attività formative e della partecipazione alle gare in modo da evitare discriminazioni tra gli atleti in base al sesso, all’etnia, appartenenza culturale ecc;
- la previsione in presenza di minori della loro equa suddivisione in squadre o gruppi di allenamento in modo da facilitare l’integrazione.
- Riservare ad ogni Socio attenzione, impegno e rispetto, senza distinzioni di età, etnia, condizione sociale, opinione politica, convinzione religiosa, genere, orientamento sessuale, disabilità e altro:
- imponendo regole di condotta ai tecnici volte ad assicurare a ciascun atleta di poter essere adeguatamente seguito nello svolgimento dell’attività sportiva;
- prevedendo la presenza di un numero adeguato di tecnici in relazione alla composizione di ciascun gruppo di atleti;
- imponendo a tecnici, atleti e dirigenti di utilizzare un linguaggio non discriminatorio.
- Far svolgere l’attività sportiva nel rispetto dello sviluppo fisico, sportivo ed emotivo dell’allievo, tenendo in considerazione anche interessi e bisogni dello stesso:
- ascoltando gli atleti al fine di comprendere le loro ambizioni e i loro desideri in ambito sportivo;
- programmando per ciascun atleta l’attività sportiva o la partecipazione ai vari campionati in modo da tener conto delle capacità individuali e delle aspirazioni di ciascuno.
- Prestare la dovuta attenzione ad eventuali situazioni di disagio anche derivante da disturbi dell’alimentazione, percepiti o conosciute anche indirettamente, con particolare attenzione a circostanze che riguardino i minori:
- affiancando ai tecnici delle figure professionali specializzate e/o prevedere durante gli allenamenti la presenza di figure ulteriori rispetto al tecnico che possano monitorare il comportamento degli atleti;
- prevedendo percorsi volti a favorire l’educazione alimentare;
- individuando tra i dirigenti una figura di riferimento che, in relazione all’età degli atleti, possa dialogare con loro al fine di scorgere segni di malessere.
- Segnalare, senza indugio, ogni circostanza di interesse agli esercenti la responsabilità genitoriale o tutoria ovvero ai soggetti preposti alla vigilanza, individuando le situazioni di interesse di natura sportiva o extra sportiva e informando i genitori sulle assenze da gare o allenamenti compiute dai minori.
- Confrontarsi con il Responsabile delle Politiche di Safeguarding nominato dalla FSI ove si abbia il sospetto circa il compimento di condotte rilevanti ai sensi del presente documento.
- Attuare idonee iniziative volte al contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione adottando i seguenti comportamenti:
- evitare i contatti fisici tra atleti e tecnici o dirigenti;
- sollecitare atleti, tecnici e dirigenti all’uso di un linguaggio appropriato e comunque evitare l’uso di espressioni discriminatorie; sessiste, o di matrice razzista;
- evitare di intrattenersi in sedute di allenamento per singoli atleti e/o svolte in orari in cui gli spazi utilizzati per l’attività sportiva non siano usualmente frequentati, facendo in modo che se ciò sia necessario, vi sia sempre la presenza, in aggiunta all’allenatore, di un dirigente;
- richiedere ai tecnici e dirigenti di instaurare tra loro rapporti professionali evitando situazioni di imbarazzo;
- stabilire, in presenza di atleti minori fuori sede a cui viene fornito l’alloggio, la limitazione dell'l’accesso ai tecnici o dirigenti se non per finalità di controllo da effettuare, in ogni caso, alla presenza di almeno due persone dello stesso sesso rispetto agli atleti presenti;
- imporre agli atleti regole di condotta volte a contrastare fenomeni di bullismo o cyberbullismo;
- Prevenire, durante gli allenamenti e in gara, tutti i comportamenti e le condotte sopra descritti con azioni di sensibilizzazione e controllo prevedendo l’organizzazione di riunioni periodiche che coinvolgano i tecnici e i dirigenti nel cui ambito, illustrare le politiche di salvaguardia dei minori, le azioni che si intendono intraprendere, nonché discutere delle criticità emerse nel corso della stagione sportiva.
- Spiegare in modo chiaro a coloro che assistono allo svolgimento di allenamenti, gare o manifestazioni sportive, di astenersi da apprezzamenti, commenti e valutazioni che non siano strettamente inerenti alla prestazione sportiva in quanto potrebbero essere lesivi della dignità, del decoro e della sensibilità della persona:
- organizzando incontri periodici coinvolgendo tutti gli atleti e i genitori nel cui ambito, illustrare le politiche di salvaguardia che si intendono adottare, volti a inculcare una adeguata educazione sportiva;
- comminando provvedimenti sanzionatori a carico di coloro che durante le gare tengano un comportamento non adeguato.
- Favorire la rappresentanza paritaria di genere, nel rispetto della normativa applicabile;
- Rendere edotti i Soci e i loro genitori, se minorenni, sin dal momento dell’affigliazione, sui propri diritti, doveri, obblighi e responsabilità mediante comunicazione scritta e/o pubblicazione sulla homepage del sito dell'Associazione:
- del modello organizzativo e del codice etico adottato e degli eventuali aggiornamenti, integrazioni o modifiche;
- del nominativo del Safeguarding nominato dal Consiglio Direttivo con indicazione del recapito telefonico e/o indirizzo e-mail per poterlo contattare;
- delle procedure da seguire per la segnalazione di comportamenti lesivi al Safeguardingofficer nominato dalla FSI;
- delle misure adottate dall'Associazione per la prevenzione e il contrasto a comportamenti lesivi.
Art. 4 – Tutela dei minori – Obblighi
Tutti coloro che in ambito associativo – a prescindere dalla forma del rapporto instaurato – svolgano funzioni che comportano contatti diretti e regolari con minori devono fornire copia del certificato del casellario giudiziale ai sensi della normativa vigente.
Art. 5 – Responsabile delle politiche di safeguarding dell'Associazione
- Allo scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui Soci nonché per garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi, anche ai sensi dell’art. 33, comma 6, del D.lgs. n. 36/2021, il Consiglio Direttivo nomina un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni e lo comunica alla FSI all’atto di affiliazione.
- Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni dovrà essere prescelto tra i Soci di comprovata moralità e competenza in possesso dei seguenti requisiti:
- essere regolarmente tesserato alla FSI;
- non aver riportato condanne penali anche non passate in giudicato per i seguenti reati: art 600-bis (prostituzione minorile); 600-ter (pornografia minorile), 600-quater (detenzione o accesso a materiale pornografico), 600- quater.1 (Pornografia virtuale), 600-quinquies (iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile), 604-bis (propaganda e istigazione a delinquere per motivi discriminazione etnica e religiosa), 604-ter, (circostanze aggravanti) 609-bis (violenza sessuale), 609-ter (circostanze aggravanti), 609-quater (atti sessuali con minorenne), 609-quinquies (corruzione di minorenne), 609-octies (violenza sessuale di gruppo), 609- undecies (adescamento di minorenni).
- non aver riportato nell’ultimo decennio, salva riabilitazione, squalifiche o inibizioni sportive definitive complessivamente superiori ad un anno, da parte delle FSN, delle DSA, degli EPS e del CONI o di organismi sportivi internazionali riconosciuti;
- aver seguito i corsi obbligatori di aggiornamento previsti dalla FSI e/o essere in possesso dei titoli abilitativi eventualmente previsti dai regolamenti federali.
- La nomina del Responsabile è adeguatamente resa pubblica mediante immediata comunicazione scritta e pubblicazione sulla homepage del sito internet dell'Associazione e inserita nel sistema gestionale federale, secondo le procedure previste dalla regolamentazione federale.
- Il Responsabile dura in carica un anno e può essere riconfermato.
- In caso di cessazione del ruolo di Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, per dimissioni o per altro motivo, il Consiglio Direttivo provvede entro 30 giorni alla nomina di un nuovo Responsabile inserendola nel sistema gestionale federale, secondo le procedure previste dalla regolamentazione federale.
- La nomina di Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni può essere revocata ancora prima della scadenza del termine per gravi irregolarità di gestione o di funzionamento, ovvero per il venir meno dei requisiti necessari alla sua nomina, con provvedimento motivato del Consiglio Direttivo. Della revoca e delle motivazioni è data tempestiva notizia al SafeguardingOfficer della FSI. Il Consiglio Direttivo provvede alla sostituzione con le modalità di cui al precedente comma.
- Il Responsabile è tenuto a:
- promuovere la corretta applicazione del Regolamento per la prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni sui Tesserati della FSI nell’ambito dell'Associazione, nonché l’osservanza e l’aggiornamento dei Modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei Codici di condotta adottati dagli stessi;
- adottare le opportune iniziative, anche con carattere d’urgenza, per prevenire e contrastare nell’ambito dell'Associazione ogni forma di abuso, violenza e discriminazione nonché promuovere ogni iniziativa di sensibilizzazione che ritiene utile e opportuna;
- segnalare al SafeguardingOfficer della FSI eventuali condotte rilevanti e fornire allo stesso ogni informazione o documentazione richiesta;
- rispettare gli obblighi di riservatezza imposti dai Regolamenti FSI;
- formulare al Consiglio Direttivo le proposte di aggiornamento dei Modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei Codici di condotta, tenendo conto delle caratteristiche dell'Associazione;
- valutare annualmente l’adeguatezza dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta nell’ambito dell'Associazione, eventualmente sviluppando e attuando sulla base di tale valutazione un piano d’azione al fine di risolvere le criticità riscontrate;
- partecipare alle attività formative obbligatorie organizzate dalla FSI.
Art. 6 – Dovere di segnalazione
- Chiunque venga a conoscenza di comportamenti rilevanti come individuati dal Regolamento e dalle linee guida predisposte dalla FSI e nel presente documento integralmente richiamate, è tenuto a darne immediata comunicazione al SafeguardingOfficer della FSI, anche per il tramite del SafeguardingOfficer nominato dall'Associazione.
- Chiunque sospetti comportamenti rilevanti ai sensi del presente Regolamento può confrontarsi con il Responsabile delle politiche di salvaguardia nominato dall'Associazione o direttamente con il SafeguardingOfficer della FSI.
Art. 7 – Diffusione ed attuazione
- L'Associazione, anche avvalendosi del supporto del Responsabile delle politiche di Safeguarding, si impegna alla pubblicazione e alla capillare diffusione del presente documento e del Codice di condotta a tutela dei minori per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione tra i propri Soci e i propri volontari che, a qualsiasi titolo e ruolo, siano coinvolti nell’attività sportiva, alla messa a disposizione di ogni possibile strumento che ne favorisca la piena applicazione, allo svolgimento di verifiche in ordine ad ogni notizia di violazione delle norme nonché alla condivisione di materiale informativo finalizzato alla sensibilizzazione su e alla prevenzione dei disturbi alimentari negli sportivi.
- Il presente documento è pubblicato sul sito internet dell'Associazione, e nella sua disponibilità, ed è portato a conoscenza di tutti i collaboratori, qualunque sia il motivo della collaborazione, al momento in cui si instaura il rapporto con l'Associazione.
Art. 8 – Sanzioni
Sarà possibile prevedere che, pur restando impregiudicata l’applicazione delle sanzioni previste dai Regolamenti FSI, a carico di tutti coloro che sono assoggettati, ai sensi delle previsioni di cui all’art. 2, tra le categorie tenute all’osservanza delle disposizioni contenute nel presente documento e che pongano in essere comportamenti contrari a quanto ivi indicato, sanzioni da modulare in base alla gravità del comportamento tenuto quali ammonizione, diffida o squalifica.
Art. 9 – Norme finali
- Il presente documento è aggiornato dal Consiglio Direttivo dell'Associazione con cadenza almeno quadriennale e ogni qual volta necessario, al fine di recepire le eventuali ulteriori disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del CONI, eventuali modifiche e integrazioni dei Principi Fondamentali approvati dall’Osservatorio Permanente del CONI per le politiche di safeguarding ovvero le sue raccomandazioni nonché eventuali modifiche e integrazioni delle disposizioni della FSI.
- Eventuali proposte di modifiche al presente documento dovranno essere sottoposte ed approvate dal Consiglio Direttivo dell'Associazione.
- Per quanto non esplicitamente previsto si rimanda a quanto prescritto dallo Statuto della FSI, nonché nel Regolamento per la prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni sui Tesserati e nel Codice Etico.
- Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio Direttivo entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione.
CODICE ETICO E DI CONDOTTA A TUTELA DEI MINORI E PER LA PREVENZIONE DELLE MOLESTIE, DELLA VIOLENZA DI GENERE E DI OGNI ALTRA CONDIZIONE DI DISCRIMINAZIONE
Approvato dal Consiglio Direttivo ASCID nella Seduta Consiliare di venerdì 28 giugno 2024
PREMESSA
Ogni associato è tenuto a mantenere un ambiente sportivo rispettoso, equo e privo di qualsiasi forma di abuso, violenza e discriminazione. Diritto fondamentale di ogni associato è quello di essere trattato con rispetto e dignità, nonché di essere tutelato da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, prevista dal D.lgs. n. 198/2006, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva. Il diritto alla salute e al benessere psico-fisico di ciascun associato costituisce un valore assolutamente prevalente anche rispetto al risultato sportivo. Non sono consentite discriminazioni di alcun genere, che siano esse basate su razza, colore, sesso, orientamento sessuale, lingua, religione, opinione politica o di altra natura, nazione o origine sociale, disponibilità economica, nascita o di altra natura. Sono vietate tutte quelle condotte integranti abuso psicologico, abuso fisico, molestia sessuale, abuso sessuale, negligenza, incuria, bullismo o cyberbullismo o comportamenti discriminatori, come descritti all’art. 3 del modello Organizzativo adottato dall'ASCID;
NORME DI CONDOTTA GENERALI
Gli associati e chiunque partecipi con qualsiasi funzione o titolo all’attività sportiva devono:
- adottare condotte non discriminatorie, evitando qualsiasi atteggiamento inappropriato fondato su razza, colore, sesso, orientamento sessuale, lingua, religione, opinione politica o di altra natura, nazione o origine sociale, disponibilità economica, nascita o di altra natura;
- astenersi dall’adottare condotte quali: colpire, assalire fisicamente o abusare fisicamente o psicologicamente un’altra persona;
- evitare atteggiamenti nei confronti di altri che - anche sotto il profilo psicologico - possano influire negativamente sul loro sviluppo armonico e socio-relazionale;
- agire con comportamenti che siano di esempio positivo, specialmente per i minori;
- astenersi dal porre in essere relazioni con minori che possano essere in qualche modo considerate di natura sessuale, sfruttamento, maltrattamento o abuso;
- usare un linguaggio consono, evitando suggerimenti o consigli, offensivi o abusivi;
- comportarsi in maniera consona rispetto al ruolo svolto evitando condotte inappropriate o sessualmente provocanti;
- astenersi dallo stabilire o intrattenere contatti con associati minori utilizzando strumenti di comunicazione online personali (email, chat, social network, etc.) che esulino da quelli strettamente funzionali all’attività istituzionale.
- perseguire il rispetto dei principi indicati nel presente documento, evitando di tollerare o partecipare a comportamenti di altri soggetti che siano illegali, o abusivi o che mettano a rischio la loro sicurezza;
- astenersi dall’organizzare momenti conviviali non istituzionali con atleti minorenni, salvo il consenso dell’esercente la responsabilità genitoriale;
- agire in modo da tutelare la sfera emotiva del minore, evitando di assumere comportamenti che possano far vergognare, umiliare, sminuire o disprezzare gli altri, o perpetrare qualsiasi altra forma di abuso emotivo
- evitare di discriminare, trattare in modo differente o favorire alcuni soggetti escludendone altri.
DOVERI E OBBLIGHI degli associati
Gli associati devono:
- comportarsi secondo lealtà, probità e correttezza nello svolgimento di ogni attività connessa o collegata all’ambito sportivo e tenere una condotta improntata al rispetto nei confronti degli altri associati;
- astenersi dall’utilizzo di un linguaggio, anche corporeo, inappropriato o allusivo, anche in situazioni ludiche, per gioco o per scherzo;
- garantire la sicurezza e la salute degli altri associati, impegnandosi a creare e a mantenere un ambiente sano, sicuro e inclusivo;
- impegnarsi nell’educazione e nella formazione della pratica sportiva sana, supportando gli altri associati nei percorsi educativi e formativi;
- impegnarsi a creare, mantenere e promuovere un equilibrio sano tra ambito personale e sportivo, valorizzando anche i profili ludici, relazionali e sociali dell’attività sportiva;
- prevenire e disincentivare dispute, contrasti e dissidi anche mediante l’utilizzo di una comunicazione sana, efficace e costruttiva;
- astenersi da condotte offensive, minacciose o aggressive;
- collaborare con gli altri associati nella prevenzione, nel contrasto e nella repressione di abusi, violenze e discriminazioni (individuali o collettivi);
- segnalare senza indugio al Responsabile contro abusi, violenze o discriminazioni nominato dall'ASCID, situazioni, anche potenziali, che espongano sé o altri a pregiudizio, pericolo, timore o disagio.
DOVERI E OBBLIGHI DEI DIRIGENTI SPORTIVI E DEI TECNICI
I Dirigenti sportivi e i Tecnici devono:
- agire per prevenire e contrastare ogni forma di abuso, violenza e discriminazione;
- astenersi da qualsiasi abuso o uso improprio della propria posizione di fiducia, potere o influenza nei confronti degli associati, specie se minori;
- contribuire alla formazione e alla crescita armonica degli associati, specie se minori;
- evitare ogni contatto fisico non necessario con gli associati, specie se minori;
- promuovere un rapporto tra associati improntato al rispetto e alla collaborazione, prevenendo situazioni disfunzionali, che creino, anche mediante manipolazione, uno stato di soggezione, pericolo o timore;
- porre in essere, in occasione delle trasferte, soluzioni logistiche atte a prevenire situazioni di disagio e/o comportamenti inappropriati, coinvolgendo nelle scelte coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o tutoria ovvero i soggetti preposti alla vigilanza;
- organizzare l’attività sportiva e gli allenamenti in modo da garantire la privacy degli atleti, ovvero facendo in modo che durante l’attività sportiva o in caso di visite mediche o simili, vi sia sempre la presenza di un responsabile della società, evitando di accompagnare i minori a casa o facendo in modo che se ciò sia necessario che vi sia sempre la presenza di un componente dello staff;
- astenersi dall’utilizzo, dalla riproduzione e dalla diffusione di immagini o video degli associati minori, se non per finalità educative e formative, acquisendo le necessarie autorizzazioni da coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o tutoria ovvero dai soggetti preposti alla vigilanza;
- astenersi dal creare situazioni di intimità con l'associato minore;
- impiegare le necessarie competenze professionali nell’eventuale programmazione e/o gestione di regimi alimentari in ambito sportivo;
- segnalare tempestivamente eventuali indicatori di disturbi alimentari degli atleti loro affidati;
- dichiarare cause di incompatibilità e conflitti di interesse;
- sostenere i valori dello sport, altresì educando al ripudio di sostanze o metodi vietati per alterare le prestazioni sportive degli associati.
- conoscere, informarsi e aggiornarsi con continuità sulle politiche di safeguarding, sulle misure di prevenzione e contrasto agli abusi, violenze e discriminazioni, nonché sulle più moderne metodologie di formazione e comunicazione in ambito sportivo;
- segnalare senza indugio al Responsabile contro abusi, violenze o discriminazioni nominato dall'ASCID e/o al SafeguardingOfficer della FSI situazioni, anche potenziali, che espongano gli associati a pregiudizio, pericolo, timore o disagio.
DOVERI E OBBLIGHI DEGLI ATLETI
Gli atleti devono:
- rispettare il principio di solidarietà tra atleti, favorendo assistenza e sostegno reciproco;
- rispettare la funzione educativa e formativa dei dirigenti sportivi e dei tecnici;
- mantenere rapporti improntati al rispetto con gli altri atleti e con ogni soggetto comunque coinvolto nelle attività sportive;
- evitare contatti e situazioni di intimità con dirigenti sportivi e tecnici, anche in occasione di trasferte, segnalando eventuali comportamenti inopportuni;
- astenersi dal diffondere materiale fotografico e video di natura privata o intima ricevuto, segnalando comportamenti difformi a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o tutoria ovvero ai soggetti preposti alla vigilanza, nonché al Responsabile del Safeguarding e/o il SafeguardingOfficer della FSI;
- segnalare senza indugio al Responsabile contro le violenze, abusi e discriminazioni nominato dall'ASCID e/o al SafeguardingOfficer della FSI situazioni, anche potenziali, che espongano gli associati a pregiudizio, pericolo, timore o disagio.
PROCEDURE DI SELEZIONE DEGLI OPERATORI SPORTIVI
Il sodalizio quando instaura un rapporto di lavoro – a prescindere dalla forma – con operatori chiamati a svolgere mansioni comportanti contatti diretti e regolari con minori richiede preventivamente copia del certificato del casellario giudiziale ai sensi della normativa vigente. COMPORTAMENTO DA TENERE IN PRESENZA DI UNA POSSIBILE CONDOTTA RILEVANTE Tutti gli associati devono essere vigili nell’identificare situazioni che possano comportare rischi per gli altri e devono riportare ogni preoccupazione, sospetto o certezza circa un possibile abuso, maltrattamento, violenza o discriminazione verso altri al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni dell'ASCID o al SafeguardingOfficer della FSI attraverso la formulazione di segnalazioni da compiere con le modalità indicate sul sito www.federscacchi.com/it/ Chiunque sospetti comportamenti rilevanti può confrontarsi con il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni dell'ASCID o direttamente con il SafeguardingOfficer della FSI. In caso di minori coinvolti può essere opportuno segnalare in maniera tempestiva eventuali segnali di malessere all’esercente la responsabilità genitoriale. Possono verificarsi però situazioni nelle quali collaborare con gli esercenti la responsabilità genitoriale potrebbe rivelarsi non sufficiente o addirittura un danno anziché un beneficio: per esempio se uno dei genitori fosse responsabile dell’abuso o se uno di essi si dimostrasse incapace di affrontare in maniera adeguata la situazione. In questi casi sarebbe opportuno confrontarsi con il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni del sodalizio. RISERVATEZZA Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni dell'ASCID e il SafeguardingOfficer della FSI sono tenuti agli obblighi di riservatezza previsti dal Regolamento federale. L’identità del segnalante non può essere rivelata a persone diverse da quelle competenti a ricevere o a dare seguito alle segnalazioni. La protezione riguarda non solo il nominativo del segnalante ma anche tutti gli elementi della segnalazione dai quali si possa ricavare, anche indirettamente, l’identificazione del segnalante.